Diario
Viaggio nel Medioevo tra i Castelli del Gargano
Visitare il Gargano in autunno significa seguire l’itinerario dei castelli dell’epoca federiciana, testimoni di un passato medioevale misterioso e affascinante.
Questi maestosi edifici sono il simbolo dell’amore dell’Imperatore Federico II per il Gargano. Seguici in un itinerario unico, alla scoperta di antiche leggende e tradizioni, per una gita all’insegna della cultura.
Castelli Federiciani da Scoprire
In autunno un’ottima alternativa al turismo naturalistico è il turismo culturale. Il Gargano, oltre agli splendidi paesaggi della costa e ai sentieri immersi nella Foresta Umbra, è ricco di storia e tradizioni antiche tutte da scoprire. I musei, le Chiese e i borghi – con i loro centri storici, le vie e le piazzette – sono testimoni di un passato medioevale da rivivere entrando all’interno dei castelli, che svettano trionfanti sopra i tetti delle case circostanti.
Il miglior modo per scoprire le storie che si celano dietro le alte mura in pietra è quello di partire per un itinerario storico che congiunga i Castelli del Gargano.
- Castel Pagano di Apricena
- Castello di Carpino
- Castello di Ischitella
- Castello di Manfredonia
- Castello di Monte S. Angelo
- Castello di Peschici
- Castello di Rignano
- Castello di San Giovanni Rotondo
- Castello di Sannicandro
- Castello di Serracapriola
- Castello di Vico
- Castello di Vieste
Alcuni maestosi e ben conservati, altri distrutti o rovinati a causa del tempo: tutti rappresentano un patrimonio culturale importante, da preservare e valorizzare.
Castello di Monte S. Angelo
Il Castello di Monte S. Angelo rappresenta uno dei monumenti più importanti del paese ed è collocato a pochi metri dalla basilica di San Michele Arcangelo. Dall’alto del monte Gargano – a 840 m s.l.m. – domina tutto il golfo di Manfredonia.
Le prime notizie storiche riguardo la struttura del castello risalgono ai tempi di Orso I, vescovo di Benevento e di Siponto – anni 837/838.
Con i Normanni, il Castello diviene dimora dei principi della Signoria dell’Honor Montis Sancti Angeli che faznno costruire la cosiddetta Torre dei Giganti, una poderosa costruzione di forma poligonale alta 18 metri e con mura spesse 3,70 metri. Della stessa epoca è anche la Torre Quadra.
Sotto la dominazione Sveva, il Castello di Monte S. Angelo assume grande importanza nel sistema di difesa del Gargano e viene annoverato da Federico II tra i castra exempta, ovvero i castelli privilegiati.
Nello stesso periodo la dimora viene restaurata e ampliata per ospitare l’amante prediletta di Federico II, la contessa Bianca Lancia di Torino. Di epoca sveva è anche la suggestiva Sala del Tesoro, elegante sala duecentesca con grande pilastro centrale e volte ogivali, nella quale si svolgevano le feste di corte. Questa è la sala meglio conservata del castello e tappa fissa di ogni visita. E poi con gli Aragonesi si erge il torrione a forma di mandorla e si realizza il fossato che precede il portale di ingresso.
Oggi il Castello di Monte S. Angelo è aperto ai visitatori, per dare a tutti la possibilità di conoscere la sua storia e di rivivere con la fantasia i momenti di vita di cui era protagonista.
Curiosità – Si dice che questo castello sia abitato da una presenza misteriosa. Alcuni attribuiscono le apparizioni a Bianca Lancia, che si gettò dal torrione poiché affranta per la lontananza di Federico II.
Castello di Manfredonia
Il Castello, situato sul mare, viene costruito a difesa della città. In origine si trovava in posizione esterna rispetto a Manfredonia ma era collegato ad un angolo della cinta muraria a sviluppo rettangolare. Si tratta di uno dei monumenti più antichi della città, ampliato e trasformato nel corso dei secoli a testimoniare il susseguirsi di epoche e stili.
Il Castello di Manfredonia sotto il profilo architettonico è di chiara marca sveva, grazie alla linearità e regolarità geometrica. Questa dimora è da attribuire a Carlo I d’Angio: i primi documenti che ne parlano provengono infatti dalla Cancelleria angioina e risalgono all’aprile del 1279.
Come tutti i castelli pugliesi, anche questo testimonia un susseguirsi di dominazioni e dinastie. Questo continuum all’interno del castello oggi è ulteriormente valorizzato dalla presenza del museo archeologico nazionale di Manfredonia, dove è possibile visitare diverse esposizioni che propongono i reperti archeologici di origine neolitica.
Castello di Vieste
Il Castello svevo di Vieste sorge su una rupe a strapiombo sul mare che sovrasta la spiaggia della Scialara.
Viene costruito per diretta volontà di Federico II nel 1242 come regia fortezza, all’interno di un progetto di fortificazione costiera lungo la sponda adriatica. La tradizione vuole che l’imperatore abbia soggiornato a Vieste in due occasioni, nel 1240 e il 20 gennaio 1250.
Nel cinquecento il castello subisce diversi assalti da parte dei saraceni e nel maggio del 1646 viene danneggiato da un violento terremoto.
Oggi il castello di Vieste è sede della Marina e dell’Aeronautica Militare e viene aperto al pubblico solo in occasione di eventi particolari. L’imponente esterno della fortezza è da visitare sia per importanza storica sia per lo scorcio panoramico alle sue spalle.